Le macerie vengono lavorate in modo da passare dallo stato di ‘rifiuto’ a quello di ‘prodotto marcato CE

La benna frantoio MB BF90.3 S4 è stata utilizzata in un cantiere dimostrandosi, ancora una volta, uno strumento efficace, complementare ai frantoi fissi

L'azienda Cremaschini è presente nel mercato dei cereali da quasi 70 anni, nata nell’immediato Dopoguerra dall’iniziativa imprenditoriale di Paolo Cremaschini.
La benna frantumatrice BF90.3 in azione

Durante gli anni Settanta si inseriscono nell’attività i sei figli e l’acquisto di nuovi automezzi consente di aumentare gli scambi: ciò rappresenta una grande opportunità di crescita per la Cremaschini F.lli, che negli anni successivi si rende protagonista di continui investimenti.

Questa continua necessità di espansione e rinnovamento ha portato di recente alla demolizione di una serie di stalle per maiali (porcilaie), al fine di costruirne di nuove e più moderne, sempre nel medesimo sito. Un intervento che, per la frantumazione in loco dei materiali - cemento armato e grigliati di stalla - ha trovato la sua soluzione ideale nella benna frantoio MB, BF 90.3 S4.

L’intervento e l’attrezzatura

Il cantiere in cui ha lavorato la benna frantumatrice

L'intervento consisteva nella demolizione di una serie di porcilaie in cemento armato e delle relative pavimentazioni grigliate (costituite da lastre di lunghezza fino a 2 m), dislocate su una superficie di circa 30.000 m2.

Mentre per la demolizione primaria, sono state utilizzate efficacemente specifiche attrezzature, il problema si è posto nella fase di frantumazione secondaria, poiché i ferri d'armatura, in appoggio sul nastro trasportatore del frantoio fisso, rischiavano continuamente di incastrarsi, bloccando le operazioni e danneggiando gravemente le strutture stesse del macchinario. 

L’impiego delle pinze da demolizione, invece, avrebbe richiesto tempistiche troppo lunghe e, comunque, non sarebbe stato adeguatamente efficace.

Quale dunque la soluzione ottimale individuata, considerando che l’obiettivo era l’ottenimento di una pezzatura di 60 mm del materiale frantumato e la relativa trasformazione da rifiuto in sottoprodotto da riutilizzare in loco?

Proprio la benna frantoio BF 90.3 S4 di MB, dotata - nell’occasione - di deferizzatore per la separazione immediata del ferro d’armatura.

“La benna frantoio BF90.3 S4 giunta oggi alla quarta generazione - è stata la prima a essere realizzata al mondo e rappresenta, ancora oggi, uno dei modelli più richiesti”, spiega Luca Bresolin, Area Manager di MB".

 

“Progettata per eliminare qualsiasi attrito in fase di carico del materiale e per resistere alle condizioni più difficili di ogni cantiere, la BF90.3 S4 è estremamente compatta e versatile ed è stata rinnovata e potenziata nel corso degli anni. Quest’attrezzatura è particolarmente indicata per tutte le operazioni di frantumazione, anche le più gravose, e mantiene inalterati i suoi risultati di prestazione con qualunque tipologia di materiale inerte”.

Per tutti questi motivi, dunque, la benna frantoio BF 90.3 S4 è una soluzione ideale per molteplici aree di applicazione: riciclaggio, cantieri urbani, lavori stradali, demolizioni, scavi, cave e miniere, fonderie e ambienti chiusi in genere. Ambiti come quello evidenziato in quest’articolo, nei quali il trattamento di grigliati e/o come quelli in oggetto e/o di cemento armato rappresentano tradizionalmente un problema annoso per molte macchine o attrezzature da frantumazione, al contrario di quanto accade con le benne MB.

L’impresa protagonista

Le macerie vengono lavorate in modo da passare dallo stato di ‘rifiuto’ a quello di ‘prodotto marcato CE

“La nostra - spiega Danilo Appiani, che insieme ai figli Alessandro, Manuel e Gianluca gestisce le attività della Cava di Barco, impresa di Villachiara (Bs) a cui sono state affidate qui le operazioni di frantumazione - è un’azienda che si è sviluppata costantemente negli anni.

Oggi - grazie all’impegno di una decina di persone e a un ampio parco mezzi che comprende escavatori, miniescavatori, pale gommate e cingolate, autocarri, autogrù, carrelli per trasporti e attrezzature di vario genere - siamo in grado di soddisfare ogni esigenza della clientela in molteplici campi d’impiego: scavi e movimento terra, demolizione di edifici e trasporto conto terzi, nonché recupero di materiali, gestione di discariche e interventi di livellamento laser.

 

Nel campo del movimento terra, in particolare, siamo in grado di eseguire scavi di sbancamento e in sezione su terreni di qualsiasi natura, occupandoci personalmente del coordinamento di tutte le relative pratiche amministrative, quali la caratterizzazione e l’analisi del terreno per l’eventuale gestione e riutilizzo delle terre e rocce da scavo ai sensi degli ultimi D.lgs o, in alternativa, effettuare con i nostri mezzi il trasporto e il conferimento del materiale presso il nostro impianto di recupero e/o smaltimento.

Ma altrettanto rilevante è la nostra attività di demolizione totale, parziale o selettiva di edifici civili e industriali, disponendo infatti di personale preparato e macchine all’avanguardia capaci di lavorare utilizzando attrezzature specialistiche.

Da alcuni anni, poi, abbiamo aperto un punto di raccolta e trattamento di materiali provenienti da costruzione e demolizione: le macerie vengono trasportate e accatastate in aree apposite dove, dopo un controllo d’accettazione, vengono lavorate in modo da passare dallo stato di ‘rifiuto’ a quello di ‘prodotto marcato CE’ (questo materiale, infatti, se opportunamente lavorato, può essere reimpiegato in edilizia per la realizzazione di sottofondi e massicciate). Questa nuova area - la cui attività è autorizzata dalla Provincia di Brescia (Settore Ambiente, Settore Rifiuti) e su cui si assicura il massimo controllo nell’accettazione dei rifiuti in ingresso e nella vendita di materiale secondario - offre quindi un ottimo servizio per la clientela, sia per la raccolta di rifiuti edili che per l’acquisto di materiale secondario (riciclato)”.

 

Prodotti

Applicazioni